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Milano, i commercianti contro la stretta del Comune alla movida:«Così vietano anche un gelato a mezzanotte»

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diChiara Baldi

Le contestazioni all'ordinanza che verrà emanata per l'estate. Al via le riunioni per decidere quali osservazioni inviare a Palazzo Marino

Il precedente fece scalpore: nel 2013 l'allora assessore della giunta Pisapia, l'«arancione» Franco d'Alfonso, fece quattro ordinanze per vietare, nelle quattro zone della movida, il gelato dopo le 24. Fu proprio Pisapia a contraddire il suo delegato, assicurando ai milanesi che «nessun coprifuoco sarebbe stato messo sul gelato». Crisi rientrata, estate salva, gelatai (e residenti) felici. Ora, secondo Confcommercio Milano, il rischio che si prospetta con l'ordinanza che verrà, dal 17 maggio al 4 novembre prossimo, è che quella situazione si ripeta.

«L'avviso del Comune — avverte il segretario generale Marco Barbieri — parla esplicitamente di "divieto di vendita e somministrazione per asporto di alimenti e bevande di qualsiasi tipo, alcoliche e analcoliche". Deve essere dunque chiaro a tutti, milanesi e turisti, che dopo mezzanotte, questa estate, in particolare nel weekend, non sarà più possibile né passeggiare lungo i Navigli o la Darsena gustando un gelato né bere da una bottiglietta d'acqua per combattere il caldo mentre si è in giro alla sera. E anzi, se uno risiede in una di queste zone della movida e scende di casa con una bevanda, come lo dimostra che non l'ha comprata ma era già sua? Come detto da tempo, noi chiediamo un divieto di consumo e non di vendita e somministrazione».

Il provvedimento, in più, colpisce tutti gli esercizi commerciali ad esclusione dei supermercati aperti h24 perché «fanno parte della grande distribuzione organizzata (Gdo)» per cui «chi vorrà acquistare dell'acqua o un gelato potrà farlo solo in un supermercato, mentre se dopo le 24 vorrà andare dal gelataio dovrà mangiare rigorosamente all'interno. Non il massimo del comfort né del piacere», ragiona Barbieri.

Lunedì Epam, l'Associazione provinciale milanese pubblici esercizi guidata da Carlo Squeri, si riunirà coi propri soci per ragionare su quali osservazioni e modifiche sottoporre al Comune: l'Avvio del procedimento, infatti, prevede che entro il 3 maggio «i portatori di interessi pubblici e privati hanno facoltà di intervenire nel procedimento». L'ordinanza sindacale sarà poi in vigore dal prossimo 17 maggio e fino al 4 novembre.

Altro punto critico riguarda i dehors, che dal lunedì al venerdì saranno chiusi dalla mezzanotte e mezza alle 6 del mattino mentre al week end dovranno abbassare la serranda dall'1.30 alle 6. «Orari che — ribadisce Barbieri — ci penalizzano ulteriormente, soprattutto se consideriamo che già a gennaio il Comune ha alzato il canone unico per l'occupazione di suolo pubblico: un rincaro medio del 40%».

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17 aprile 2024

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