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«Le donne bevono per darsi un tono», bufera sulle parole di Antonella Boralevi a Tg2 Post

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diLaura Zangarini

«Le donne bevono per darsi un tono, per sentirsi all'altezza degli uomini». Non l'affermazione di un vetero-maschilista, ma «vóce del sén fuggita» ad Antonella Boralevi, scrittrice, opinionista e conduttrice televisiva.

Esternazioni a «corredo» di un servizio di Tg2 Post andato in onda qualche sera fa. Ospiti in studio per parlare di «Made in Italy in bottiglia», Boralevi, il sommelier Alessandro Scorsone, il nutrizionista Giorgio Calabrese. È in questo contesto che la scrittrice sente il bisogno di dire la sua sul presunto rapporto tra genere femminile e vino. «Sul tema delle donne, forse conviene guardare le cose un po' in faccia — chiarisce subito Boralevi —. Abbiamo conquistato tante cose (...), però una donna deve sempre combattere con quella parte di sé che, temo sia genetico, non si sente all'altezza. Le donne bevono come prima fumavano una sigaretta, bevono per darsi un tono».

Ed è subito rewind agli anni Cinquanta, quando comportamenti socialmente considerati prerogativa del sesso maschile come quelli legati al fumo e al bere erano giudicati «sconvenienti» per il sesso femminile. C'è ancora margine per una puntualizzazione: «Non abbiamo bisogno del bicchiere di vino per sapere di essere di valore — rassicura la scrittrice —, meglio una piccola dose e soprattutto: mai bere da sole in casa». In studio tutti d'accordo: «Meravigliosa osservazione» chiosa il conduttore Luciano Ghelfi, mentre Scorsone ricorda che «il vino è anche uno straordinario mezzo per conoscere le persone, per conquistarle: ecco perché alle donne piace sempre quando viene servito un calice di vino».

Tra le prime a replicare alle affermazioni dell'autrice di «Magnifica creatura», la giornalista Laura Donadoni: «Le affermazioni di Boralevi in tv rappresentano il manuale di come il patriarcato ha lavorato nelle coscienze delle donne negli ultimi secoli». «Fa riflettere l'affermazione sulla pericolosità del bere da sole in casa — fa notare l'associazione Le Donne del Vino —. Non c'è nulla di strano nel degustare un bicchiere da soli, se lo si fa responsabilmente. Quanto a Scorsone, che dice che alla donna piace il vino perché vuole essere conquistata, c'è da commentare?».

Cita invece uno studio universitario della Luiss la produttrice di vino Donatella Cinelli Colombini: «Le donne tendono a bere vino fuori casa in occasioni sociali, mentre gli uomini bevono più spesso in casa. Le cose stanno quindi al contrario di come hanno detto Boralevi e Scorsone». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

19 aprile 2024

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