< Back to 68k.news IT front page

Il fantasma di Zaza incombe su Douglas Luiz dell'Aston Villa: commette lo stesso errore

Original source (on modern site) | Article images: [1] [2]

3 Maggio 2024 12:56

Serata di Conference League tremenda per il calciatore brasiliano, decisivo (in negativo) in due episodi che condizionano il risultato dell'andata della semifinale con l'Olympiakos. Impietoso il paragone con l'ex attaccante dell'Italia.

Come Simone Zaza. Il calcio di rigore battuto da Douglas Luiz contro l'Olympiakos ha chiuso la serata da incubo per il centrocampista brasiliano e per l'Aston Villa. La sconfitta pesante (2-4) in casa, nell'andata della semifinale di Conference League, è fardello troppo pesante da portare. Il calciatore sente addosso la responsabilità per aver mezzo lo zampino (nolente lui) in due episodi che hanno indirizzato il risultato del match di Coppa.

A causa di un suo fallo di mani (c'era l'arbitro italiano Marco Guida in campo) e di un errore dal dischetto i greci hanno preso il largo, reso più rotondo il risultato e messo le mani sulla qualificazione. È stato proprio quest'ultimo aspetto (il modo in cui ha scelto di battere dagli undici metri) ad alimentare critiche e un accostamento ironico molto 'cattivo' all'ex attaccante di Torino, Juventus e Nazionale che agli Europei del 2016 sbagliò uno dei penalty decisivi nei quarti di finale contro la Germania.

Perché quel paragone? La rincorsa presa, i passi stretti e rapidi come se stesse facendo un esercizio sul posto, la mira sballata e l'impostazione del tiro hanno riportato alla memoria quella stessa esecuzione che fece da zavorra agli Azzurri allora condotti da Antonio Conte. Nell'uno e nell'altro caso la palla non ha inquadrato nemmeno lo specchio della porta.

Esito identico, molto simili anche altri dettagli (la scelta dell'angolo dove direzionare la traiettoria), una differenza c'è: Zaza tentò la soluzione di interno collo sinistro e la sfera finì alta, Luiz ha aperto troppo il piede e ha spedito la palla oltre il palo sinistro della porta greca. Non era certo la prima volta che metteva in scena quel modo molto personale di presentarsi sul dischetto.

Una serata tremenda: iniziata male (0-2) per il doppio vantaggio dell'Olympiakos e finita nel peggiore dei modi dopo essere riusciti anche a rimontare il risultato (2-2). Un crollo verticale, un tonfo rumoroso che pregiudica la possibilità di prenotare un biglietto per la finalissima del 29 maggio ad Atene (dove potrebbe esserci la Fiorentina dopo il 3-2 al Bruges). "Siamo frustrati e delusi, non abbiamo giocato bene - le parole del tecnico Unai Emery dopo la partita -. Non abbiamo mai avuto il controllo della partita, eravamo troppo frenetici. Il nostro piano era completamente diverso, abbiamo sbagliato tutto. In Grecia andiamo a giocarsi tutto, provando a mostrare qualcosa di diverso rispetto a com'è andata giovedì".

< Back to 68k.news IT front page