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A.M.
19 aprile 2024 11:55
QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE WHATSAPP DI BOLOGNATODAY Mentre si cerca di ricostruire il puzzle per dare una spiegazione a quanto accaduto alla centrale elettrica Enel di Bargi, sul lago di Suviana, continuano uno dopo l'altro le esequie delle sette vittime. Lo strazio e il dolore non conoscono tregua. Oggi è il giorno dell'ultimo saluto ad Alessandro D'Andrea - tra le vittime più giovani del disastroso incidente - e a Vincenzo Garzillo, l'ultimo dei dispersi ritrovato dai soccorritori al nono piano interrato del sito. Commozione e raccoglimento stamattina, alla chiesa di Santa Maria della Salute, in via Salvo D'Acquisto, a Napoli, dove si sono tenuti i funerali di Vincenzo, l'ultimo dei dispersi ritrovato dai soccorritori, alcuni giorni dopo l'incidente. Il 68enne napoletano, era un "commissioning manager", ovvero un esperto nella riattivazione di macchinari delle centrali idroelettriche. L'uomo era in pensione da un anno, ma dato il suo profilo altamente professionale continuava a lavorare come consulente. Per questo si trovava nella centrale che si affaccia sul lago di Suviana. Secondo quanto riportando delle fonti sindacali, il 68enne ha lavorato per molti anni nella centrale Enel di Presenzano, in provincia di Caserta, ma da un anno lavorava per la Lab Engineering, ditta di Ortona (Chieti), che si occupa di metanodotti, impianti di perforazione, produzione di olio e gas e di tecnologie innovative. Una vita di lavoro la sua e l'omelia - tenuta dall'arcivescovo di Napoli, come scrive NapoliToday - proprio su questo è stata incentrata. "Il lavoro - ha spiegato - è vita, è dignità, ogni vittima nei luoghi di lavoro è uno scandalo, non ci si può abituare che il lavoro conduca alla morte". E ancora: "Non puo esserci giustizia senza lavoro come non può esserci lavoro senza giustizia. La sicurezza è un dovere non un costo". Alle 15.30 di oggi nella Chiesa parrocchiale di Forcoli si darà invece l'ultimo saluto ad Alessandro , l'operaio era infatti originario proprio della frazione del comune di Palaia, nel pisano, anche se viveva da alcuni anni a Cinisello Balsamo, nel milanese. Niente fiori per lui, ma opere di bene, la richiesta che nei giorni era stata fatta dai suoi cari: tutte le donazioni raccolte saranno destinate alla realizzazione di un progetto nel campo delle energie rinnovabili e dell'elettronica, sue grandi passioni. Da anni infatti il 36enne lavorava con dedizione alla Voith Hydro. Era un manutentore specializzato e lo avevano reclutato a Bargi per i lavori di aggiornamento tecnologico e per le prove di collaudo sul secondo gruppo della centrale Enel.La forza di un gigante che tira. Così nella centrale di Bargi è successo l'impensabile
Commozione a Santa Maria della Salute per l'addio a Vincenzo
Morti bianche al centro dell'omelia
Alla chiesa di Forcoli l'ultimo saluto alla vittima più giovane