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Neve in alcune zone di pianura del Piemonte lunedì: ecco perché

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Cambio radicale del clima sull'Italia nel corso di questo fine settimana. Già le temperature più frizzanti e dal sapore invernale hanno fatto la loro comparsa nel corso degli ultimi due giorni, ma a partire da questo week end e in particolare dall'inizio della prossima settimana, al freddo seguirà anche un peggioramento delle condizioni meteorologiche con l'arrivo di una profonda depressione. In Piemonte, l'unione di umidità e temperature simil invernali, potrebbe creare le condizioni per delle nevicate a livelli di pianura, in particolare sul Cuneese, tra Torinese e Cuneese e sulla provincia Alessandrina addossata all'Appennino.

Neve d'aprile in Molise, imbiancata Capracotta

Andrea Vuolo, meteorologo esperto ci spiega qual è la situazione e cosa è previsto per i prossimi giorni. «Seppur con dettagli ovviamente non ancora inquadrati, si conferma la possibile perturbazione dalle caratteristiche invernali in arrivo sul Piemonte per l'inizio della nuova settimana» spiega. E con essa, oltre alla pioggia, «potrebbe tornare la neve anche a quote davvero molto basse per il periodo».

Nevica sull'Appennino modenese, 15 centimetri sul Passo delle Radici

La genesi del maltempo

L'aria fredda di estrazione artico-marittima che si getterà nuovamente dal cuore dell'Europa continentale in direzione del Nord Italia già dal pomeriggio-sera di domenica, unita all'afflusso di correnti meridionali e orientali nei medio-bassi strati della troposfera, darà luogo a precipitazioni moderate diffuse e a tratti di forte intensità sul Piemonte centro-meridionale, con possibili copiose nevicate su buona parte dell'arco alpino piemontese già dai 600-800 metri e con accumuli talora significativi (anche oltre i 30-40 centimetri oltre i 1.000-1.200 metri). «Dagli ultimi aggiornamenti, tuttavia, - spiega Vuolo - salgono le probabilità per una nevicata fino in collina nella giornata di lunedì tra Torinese, Cuneese, Astigiano e basso Alessandrino, con fiocchi che potrebbero spingersi a tratti anche in prossimità delle pianure del basso Piemonte, potenzialmente imbiancando alcune località di pianura e collina del Cuneese, inclusa Cuneo città».

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I precedenti

«Mancano ovviamente ancora alcuni giorni per potersi spingere in ulteriori dettagli e quindi, almeno fino a domani sera, potrebbero esserci importanti cambiamenti sull'impianto previsionale. In attesa di conferme, quella che si delinea potrebbe rivelarsi una delle nevicate più tardive (a BASSA QUOTA, sotto i 500-600 metri s.l.m.) degli ultimi decenni per il nostro Piemonte. Nel recente passato, e in particolare nel 2016 e nel 2017 si ricordano, tuttavia, due eventi nella medesima data (l'1 maggio) con rovesci di neve che accumularono diversi centimetri al suolo già da quote di bassa montagna, ma soltanto al di sopra dei 600-900 metri di quota, tra l'altro causando anche molti danni alla vegetazione a causa del notevole accumulo di neve pesante sulle piante» sottolinea Vuolo.

Episodi di nevicate primaverili sono rare ma sono già accadute in passato alle quote pianeggianti. Per Torino l'ultima nevicata con accumulo in terza decade di aprile è del 25/04/1972, peraltro la nevicata più tardiva in assoluto (con almeno 1cm) addirittura da inizio misure, ovvero dal 1787. Nel 1816 nevicò l'1 maggio per poche ore ma senza depositarsi al suolo, durante un rovescio temporalesco con dinamica simile al 1787 e al 1972. L'ultima "grande" nevicata tardiva fu il 17 aprile 1991 in città. «Ma Torino - conclude Vuolo - comunque non dovrebbe riuscire a vedere neve con accumulo lunedì, in collina sopra i 350-400m può farcela!»

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