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Torino, incendio in via Vanchiglia, la consigliera Patriarca: «La mia casa è salva, ma ho visto i miei vicini piangere e ho pianto anch'io con loro»

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diChiara Sandrucci

La preside dell'Ic Tommaseo e consigliera comunale del Pd è tra gli abitanti dello stabile andato a fuoco: «Ora è tutto sotto sequestro, ci saranno le indagini, dovremo stare fuori casa per chissà quanto»

Ha trascorso 24 ore di attesa pensando al peggio, ma il suo appartamento si è salvato. Lo racconta con sollievo Lorenza Patriarca, preside dell'Ic Tommaseo e consigliera comunale del Pd, tra gli abitanti dello stabile di via Vanchiglia andato a fuoco nel pomeriggio di giovedì. «Sono stata fortunata, siamo al secondo piano e da noi non c'è acqua e neppure fumo, è tutto a posto, si vede che gli infissi nuovi hanno tenuto bene», spiega la preside poco dopo il primo sopralluogo effettuato dal marito con i vigili. 

«Ma il quarto piano è distrutto così come alcuni appartamenti del terzo, loro non hanno più niente e non li hanno fatti nemmeno salire, ho visto i miei vicini piangere e ho pianto anch'io con loro: è tremendo perdere tutto, lettere, ricordi, fotografie». La preside Patriarca abita nell'appartamento di via Vanchiglia da una decina d'anni con il marito e il gatto, recuperato dai vigili dopo alcune ore insieme ad altri animali presenti. 

«Quando è scoppiato l'incendio io ero in Sala Rossa impegnata in una commissione di lavoro, siamo usciti e abbiamo visto la colonna di fumo. All'inizio temevo che arrivasse da una delle mie sedi, la primaria San Francesco, ma dopo un quarto d'ora mi ha chiamato mio marito dicendomi che stava bruciando il tetto di casa nostra e aveva dovuto lasciare l'appartamento». A quel punto lo ha raggiunto in taxi, ma non hanno potuto far altro che aspettare, poi ospitati a casa da amici che abitano al quinto piano della casa di fronte da cui hanno osservato tutte le fasi dell'incendio e dello spegnimento. 

«Per fortuna i vigili sono arrivati subito in gran forze perché non c'erano altre emergenze in corso e sono riusciti a rompere il fronte del fuoco. Ma anche se casa nostra non ha avuto danni, non ci entreremo molto presto. Ora è tutto sotto sequestro, ci saranno le indagini, dovremo stare fuori casa per chissà quanto». Il cantiere per il rifacimento del tetto era quasi finito, ora nessuno si sbilancia.

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19 aprile 2024 ( modifica il 19 aprile 2024 | 18:36)

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