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Femminicidio Aosta, «overdose di farmaci» per l'indagato: ricoverato a Grenoble, rinviata udienza sull'estradizione

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diFloriana Rullo

Un malore poco prima dell'udienza per la sua possibile estradizione in Italia: Sohaib Teima si è accasciato a terra mentre veniva portato fuori dalle celle di sicurezza

È stata rinviata l'udienza per l'estradizione di Sohaib Teima, il ventunenne di Fermo che tra il 26 e il 27 marzo, avrebbe ucciso, tagliandole gola della sua compagna, la lionese Auriane Nathalie Laisne, un anno più grande di lui. Il giovane, secondo quanto riportato dall'agenzia Ansa, si sarebbe accasciato a terra mentre veniva portato fuori dalle celle di sicurezza del palazzo di giustizia di Grenoble. Un malore poco prima dell'udienza che hanno fatto ipotizzare a giudici e avvocato e avvocato che il 21enne possa aver assunto una dose eccessiva di farmaci antidepressivi.

L'udienza davanti alla chambre d'instruction della Corte d'appello di Grenoble era prevista oggi alle 11, ma poi è stata rinviata al 25 aprile. Impossibile procedere senza l'indagato, anche se lui aveva già dato il consenso per l'estradizione. Mentre continuano intanto le ricerche dell'arma del delitto, un coltello, che gli inquirenti cercano tra i boschi sopra La Salle, dove è avvenuto il delitto, Sohaib continua a respinge ogni accusa sull'omicidio.

Alle 11.45 il giovane è stato portato all'ospedale universitario di Grenoble. Durante l'udienza - riporta la stampa francese - il suo legale e la corte hanno riferito che il ragazzo segue un trattamento farmacologico antidepressivo: il malore potrebbe essere legato a un sovradosaggio. Per avere sue notizie la madre, arrivata in città da Fermo, si è spostata dal palazzo di giustizia alle corsie del nosocomio.

 

Partito da Fermo, dove aveva vissuto fino a qualche tempo fa, il giovane 21enne si era trasferito in Francia per studiare lavorando anche come cameriere. Non aveva mai avuto precedenti penali. Appassionato di Urbex, iscritto anche ad un gruppo sui social, insieme con Auriane Nathalie Laisne stava esplorando il villaggio diroccato di La Salle. Tra cui anche la chiesetta abbandonata dove la 22enne è poi stata trovata senza vita da alcuni passanti. «Sembrava addormentata» hanno raccontato. La giovane era infatti in posizione fetale ed era morta dissanguata dopo essere stata colpita con un coltello. Teima non c'era invece, era fuggito con i documenti e il cellulare della giovane. A tradirlo il ritrovamento di una pennetta Usb che riportava, su un adesivo, il nome di battesimo della vittima. Un indizio importante che ha permesso ai carabinieri di Aosta di risalire al suo profilo e arrestarlo per omicidio premeditato e aggravato. Dall'analisi delle banche dati delle forze dell'ordine è così emerso che Auriane e il suo compagno, il 25 marzo scorso,

erano stati controllati insieme al traforo del Monte Bianco, all'ingresso in Italia dalla Francia, a bordo di un autobus low-cost. Un dettaglio che ha portato al suo arresto

Teima era già a processo per atti di violenza sulla vittima e per queste accuse, era già ricercato in Francia e in Italia dalla fine di marzo per "violazione del controllo giudiziario". Origine egiziane, ma passaporto sia francese che italiano, era stato fermato nella serata di mercoledì 10 aprile scorso a Lione (Francia) per la violazione del controllo giudiziario a cui era sottoposto dall'autorità francese dal 13 gennaio, dopo la denuncia per «violenza domestica e minacce volte a ritrattare la querela» a danno della stessa Auriane.

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18 aprile 2024 ( modifica il 18 aprile 2024 | 18:20)

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